Domande frequenti

L'impianto Elcon è un inceneritore?
No. La differenza tra la tecnologia Elcon e altri metodi di smaltimento sta proprio nell’assenza dell’incenerimento. L’articolo 2 del DLgs 133/ 2005 (attuazione della direttiva 2000/76/CE, in materia di incenerimento dei rifiuti), definisce precisamente cos’è un impianto di incenerimento: “qualsiasi unità e attrezzatura tecnica, fissa o mobile, destinata al trattamento termico di rifiuti ai fini dello smaltimento, con o senza recupero del calore prodotto dalla combustione. Sono compresi in questa definizione l'incenerimento mediante ossidazione dei rifiuti, nonché altri processi di trattamento termico, quali ad esempio la pirolisi, la gassificazione ed il processo al plasma, a condizione che le sostanze risultanti dal trattamento siano successivamente incenerite”. Gli inceneritori bruciano i rifiuti, dando come risultato finale cenere. Quello di Elcon, al contrario, è un impianto che utilizza un sistema chimico fisico e non produce ceneri, proprio perché non brucia i rifiuti.

Perché è stato scelta l'area dell'ex polo chimico Montedison di Castellanza?
È stata scelta perché ospitava già un insediamento chimico e quindi è un'area ben strutturata, è anche adatta sotto l’aspetto normativo: lì sono consentiti impianti di questo tipo, inoltre nella zona si trovano lavoratori già formati nel settore chimico. Inoltre, in un raggio di cento chilometri si trovano oltre cento aziende chimiche e farmaceutiche che necessitano di un impianto di smaltimento adatto.


Nel mondo ci sono altri impianti di questo tipo?
Il primo impianto a utilizzare la tecnologia Elcon per il waste management è quello di Haifa, in Israele, operativo dal 2004, senza aver mai causato problemi ambientali o di altro tipo al territorio. E' da notare che l’impianto si trova all’interno del perimetro cittadino (500 metri dall’impianto le abitazioni più vicine) e Haifa ha una densità abitativa doppia rispetto a Castellanza. Elcon sta portando la sua tecnologia anche in Belgio e in New Jersey (Stati Uniti).


Un precedente tentativo di insediamento a Casal Pusterlengo è naufragato, perchè?
Nel business dei rifiuti in Italia si muovono grossi interessi e Elcon porta una tecnologia molto competitiva sui costi. A Casalpusterlengo c’è stata una forte opposizione da parte di comitati di cittadini che sono stati indotti a pensare che si trattasse di un inceneritore. Fu una scelta di Elcon quella di interrompere l’iter. Elcon è convinta nella necessità di un sano dialogo con il territorio e con le Istituzioni, a Casalpusterlengo queste condizioni non si sono create.